Pergola15 ospita la presentazione di Link, vestendosi di azzurro

Presentazione di Mediamorfosi, nuovo numero di Link, per fare il punto su questi anni, gli anni delle piattaforme. In breve lo scopo è aggiornarci riguardo alla “mediamorfosi” da tempo in atto. Infatti, negli ultimi anni le piattaforme digitali, da Netflix a Tik Tok e all’AI si sono modificate in profondità e hanno rivoluzionato molti aspetti delle nostre vite. In particolare, sono cambiate le interazioni tra persone, le abitudini, l’accesso a nuove opportunità professionali, il modo in cui si acquistano beni e servizi.

Presentazione di Mediamorfosi, nuovo numero di Link, per fare il punto su questi anni, gli anni delle piattaforme. In breve lo scopo è aggiornarci riguardo alla “mediamorfosi” da tempo in atto. Infatti, negli ultimi anni le piattaforme digitali, da Netflix a Tik Tok e all’AI si sono modificate in profondità e hanno rivoluzionato molti aspetti delle nostre vite. In particolare, sono cambiate le interazioni tra persone, le abitudini, l’accesso a nuove opportunità professionali, il modo in cui si acquistano beni e servizi.

L’ultimo Mediamorfosi risale al dicembre 2017 e il lavoro all’epoca si era basato su una ricostruzione di carattere storico. In sostanza, l’intento era capire da dove apparisse il nuovo e come cercasse di correggere il passato. Ma ora si tenta un passo ulteriore: decodificare in modo sottile il funzionamento del nuovo ecosistema digitale e con esso il tempo in cui viviamo.

Le domande più interessanti nel corso della presentazione

•  Come cambiano l’informazione, le narrazioni e l’intrattenimento in un’industria strutturata sulle grandi piattaforme?
• Quali margini per la creatività libera restano se tutto diventa un frammento di contenuto da scagliare nel flusso indistinto di Instagram e TikTok?
• Quali sfide e opportunità nascono dall’intelligenza artificiale applicata a testi e immagini o dagli spazi immersivi che danno forma al metaverso?
• La televisione recede o ritorna centrale nell’esplosione dell’audiovisivo online?
• I podcast funzionano?
• Cosa è rimasto del mondo crypto?

E si profilano interrogativi ulteriori: cosa vogliono da noi le piattaforme? 

Questi sono stati indubitabilmente gli anni delle piattaforme – siano pensate per l’intrattenimento o il business – e ne siamo a tal punto immersi che nemmeno ce ne accorgiamo più. Non è un caso che tutto sia letto attraverso la loro logica di funzionamento e trasformato a loro misura. In altre parole si determina la piattaformizzazione della vita.

Ma il diktat della crescita porta in sé anche una inevitabile pulsione di morte: cosa succede se il mondo è dominato solo da grandi predatori? Quanti ne possono sopravvivere? E cosa succede ai soggetti più piccoli?

Una caratteristica affascinante delle piattaforme è la loro pulsione alla crescita continua, una fame insaziabile che le spinge a occupare sempre più spazio. Ovvero sono organismi per natura globali, titanici, intrinsecamente monopolisti. In primo luogo la lezione è arrivata dal mondo dell’audiovisivo. Ma non solo, basti pensare a soggetti nati in rete, come Google, Amazon, Meta e, in misura minore, Netflix. Poi la lezione ha spinto i vecchi dominatori novecenteschi a una trasformazione drastica per sopravvivere. Di conseguenza  si sono avuti processi evolutivi e fusioni di portata immensa con lo scopo di ottenere la massa critica necessaria a diventare essi stessi, a loro volta, piattaforme. Tutte le fusioni avvenute negli ultimi anni vanno in questa direzione: Disney-Abc-Lucas-Marvel-Pixar-20th Century Fox, WarnerBros.-Turner-Hbo-Discovery-Eurosport, Viacom-Cbs-Paramount,Comcast-Nbc-Universal-Sky.

Quali sono le vie di scampo se siamo braccati dalle piattaforme? 

Andrò in un’altra terra, su un altro mare. Ci sarà una città meglio di questa…In questo marasma quanto durerà la mente? Ovunque giro l’occhio, ovunque guardo… un inseguito dalla piattaforma io sono… Forse Costantino Kavafis.